UN INCUBO.
Non ho mai redatto una recensione negativa per rispetto del lavoro altrui, ma in questa circostanza deve prevalere, e prevale, il dovere morale di allertare qualunque ipotetico avventore.
Umberto, lo skipper, dal carattere arrogante, permaloso, prepotente usa torni aggressivi con la moglie e con gli ospiti, uomini, donne o ragazzi, senza alcuna distinzione; E' incapace di un qualunque dialogo o apertura mentale a valutazioni differenti dalle proprie, che naturalmente ritiene le uniche possibili e giuste.
Per tutti e 5 i giorni (si tratta infatti di 5 giorni e 6 notti, diversamente da quanto scritto).
è stato un vero e proprio incubo; ci siamo sentiti prigionieri di uno skipper, e consorte, che con assoluta autarchia e senza alcuna condivisione decidevano di fare ciò che il momento gli suggeriva, alterandosi se gli veniva chiesto un programma della giornata o delle ore successive. Programma che continuamente ed improvvisamente cambiava, adducendo cambi di venti, tempeste e mari in burrasca che mai si sono verificati.
Porto Flavia non è neppure stato preso in considerazione o nominato e giunti nella baia delle dune di Porto Pino, Umberto, ha ormeggiato nella parte più lontana dalla dune, dicendo che potevamo raggiungerle a nuoto poichè distavano "solo" 3 miglia. Alla richiesta di accompagnarci con il tender ha detto di non avere carburante a sufficienza (non avevamo ancora usato il tender) e saputo che le avevamo già viste in una vacanza precedente ha affermato che non fosse necessario che le rivedessimo.
Se al mattino facevamo il bagno prima della colazione, diceva che dovevamo sbrigarci perchè lui voleva partire dopo 15 minuti. La giornata si svolgeva navigando per 5/6 ore a tratta; pareva di essere su una nave cargo e non certo su un catamarano in crociera tra le meraviglie della Sardegna del sud.
A causa delle lunghissime navigazioni si riusciva a pranzare tra le 14:30 e le 15 e se nel frattempo, per placare i morsi della fame, ci si azzardava a mangiare qualcosa, diceva che si trattava di fame convulsiva.
I pasti consistevano in patate bollite mischiate a seconda dei giorni a barbabietole, pomodori, feta, olive o melanzane. L'unico "pesce" che abbiamo mangiato è stato del tonno delle scatolette del discount mescolato a ricotta per fare delle polpettine, e l'unica carne è stata del petto di pollo surgelato, richiesto un piatto di pasta per uno dei pranzi ci è stata data della pasta di ceci ovviamente senza chiedere se piacesse.
Non è possibile provvedere alla cambusa direttamente e quindi anche per quanto riguarda i pasti si è obbligati a sottostare ai gusti e alle quantità di Umberto ed Elisa, che più che essere attenti alla buona alimentazione (tonno in scatola, petto di pollo surgelato e patate) sono molto attenti a contenere al minimo i costi.
Giunti a Carloforte alle 16:30, dopo un'estenuante giornata di navigazione e senza aver fatto un bagno in tutta la giornata, Umberto voleva portarci direttamente in porto. L'ultimo giorno giunti a Pula e ormeggiati in rada, la nostra esasperazione e sopportazione era giunta al limite. Per 5 giorni siamo stati in balia di persone prive di qualunque senso di professionalità, ospitalità ed empatia e alle quali non era possibile esporre alcuna necessità o richiesta. Siamo scese a terra dove abbiamo trascorso il pomeriggio in spiaggia e per cena abbiamo prenotato un ristorante dove poter finalmente gustare una cena degna di tale nome in serenità. Abbiamo ricevuto messaggi di minaccia di Umberto con i quali ci intimava a rientrare immediatamente in barca pena dormire in spiaggia.
Non bastasse ciò, il "[hidden]" presentava la rete di prua dove ci si stende per prendere il sole, piena di rattoppi, perciò, quanto siamo saliti a bordo, Umberto ci ha detto di fare attenzione perché non era sicura. Inoltre ci ha detto di non utilizzare la doccia della cabina, ma quella esterna; il wc della cabina anziché far entrare acqua pulita per scaricare lo sporco, faceva entrare acqua sporca (pezzi di pomodoro e residui organici dello scarico precedente) e in cabina c'era un terribile fetore proveniente dal wc che obbligava a tenere chiusa la porta del bagno e a tapparsi il naso quando lo si doveva utilizzare. Umberto avvertito di ciò ha detto che era normale.
Da ultimo era loro cura e premura occupare gli unici posti all'ombra lasciando che noi ospiti ci aggiustassimo in luoghi scomodi e al sole.
Umberto ed Elisa vanno fieri nel raccontare che questo non è il loro lavoro e che nella vita facevano altro. Hanno acquistato il catamarano per trascorrervi la pensione ma resisi conto dei costi elevati di gestione e manutenzione si sono improvvisati skipper e hostess proponendo crociere in catamarano, come detto da loro, senza avere alcuna professionalità e competenza. Trattano le persone come se fossero degli ospiti sgraditi ingombranti e fastidiosi.
Avevo letto tra le recensioni un commento negativo e prima di prenotare mi sono premurata di chiedere per iscritto ad Umberto il perchè di quella recensione. La sua spiegazione è stata che quell'ospite era poliomelitico e la compagna era al sesto mese di gravidanza e per tanto si era formato un clima di tensione anche perchè gli ospiti erano privi di esperienza di navigazione.
Mi occorre dunque precisare che, nei giorni di crociera di cui sto recensendo, nessuno degli ospiti presenti sulla barca di Umberto ed Elisa era poliomelitico e/o in gravidanza e che tutti gli ospiti presenti avevano pregresse esperienze di vacanze in barca a vela e catamarano. Noi, prima di vivere questo incubo, avevamo già trascorso 5 vacanze in barca a vela, dove evidentemente ci siamo sempre trovate molto bene, dove gli skipper e chi gestiva la cambusa ha saputo farci vivere meravigliosi giorni di relax, creando un clima di armonia e serenità con tutto l'equipaggio regalandoci emozioni e ricordi che porteremo sempre nel cuore. Umberto ed Elisa, invece, sono riusciti a rovinarci le vacanze arrecandoci un notevole danno.
Buona e consapevole scelta ai posteri.