La mia è una barca con una storia molto agognata: richiesta dal Dott. Benedetti ad uno degli architetti navali tra i più famosi di Italia nel 1989, dopo aver partecipato a numerose regate in adriatico ed aver navigato in lungo e in largo per il mediterraneo, viene abbandonata su un invaso per oltre 10 anni in un cantiere navale di Roma. Dopo averla avvistata, sognata, acquistata e restaurata per oltre un anno, ora è di nuovo in acqua, pronta a a navigare ancora.
La barca, come linee e forme, segna il passaggio da un'epoca all'altra: da una parte abbiamo le oramai "superate" poppe allungate e dall'altra le più moderne poppe larghe.
Costruita in sandwich di termanto e resina epossidica, combina rigidità e leggerezza; il doppio pozzetto e la larghezza dell'imbarcazione le conferiscono ampi spazi per il relax.
Rifinita in noce tanganika dai riflessi chiari, è fresca, ventilata e molto luminosa. Si compone di due cuccette matrimoniali a poppa, una cabina matrimoniale a prua, tre cuccette singole a centro barca, angolo cottura e un bagno. Nel 2008 è stata restaurata la struttura in coperta con l'aggiunta del Teak. Una regina delle amazzoni dalle prestazioni veloci, conforteveli e divertenti. Armata in testa d'albero, presenta sartie volanti e sistemi idraulici per il paterazzo, baby stay e vang. Completa di Randa, gennaker, genoa e fiocco. Dispone di tutte le dotazioni di sicurezza per una navigazione di altura.
Insomma, è una barca unica, nel vero senso della parola. Ha una cabina matrimoniale a prua e due cuccette matrimoniali con tendina a poppa.