Ogni volta è diverso, la meteo, le preferenze dell'equipaggio....
Non anticipo cosa ho intenzione di fare, vi racconto cosa abbiamo
fatto l'ultima volta.
Salpiamo la mattina dal porto di Riva di Traiano per una bella
navigazione stimata di 6 ore. Siamo fortunati, una leggera brezza a
circa 70°, armiamo il Code “0”, la barca con tutta quella tela
sbanda immediatamente e schizza a poco meno di 9 nodi. Arriveremo
sicuramente prima.
Per i più curiosi approfondiamo l'armamento di una vera barca da
regata oceanica che da la possibilità di provare emozioni e
attrezzature che raramente troviamo su normali imbarcazioni.
Durante la navigazione che a questo punto portano avanti i miei
ospiti, butto in acqua lenza ed esca, non si sa mai, e preparo una
pasta alla amatriciana con la tecnica dei veri velisti di Altura.
Non ci crederete, ma ha riscosso più curiosità questa tecnica che i
100Mq di tela che arrivano da prua a poppa.
Ovviamente il tutto accompagnato da una mia selezione di vino
bianco.
Arriviamo nel pomeriggio all’isola dei Gabbiani, ho riposto la
canna già da qualche miglio perché è tutta riserva, buttiamo
l’ancora gonfio il kayak, bagnetti vari, ozio e sole fino al
tramonto. Ci spostiamo di qualche miglio in un punto in cui avevo
concordato un appuntamento con un pescatore, lascio la barca
incustodita ad una boa e il pescatore ci porta a casa sua, cucina
per noi, il mio pranzo ne esce sconfitto a mani basse. Ma
l’atmosfera è magica, la materia prima peccaminosa, la mia
autostima sopravvivrà.
Un po’ alticci torniamo in barca e ci facciamo una bellissima
dormita con lo sciabordio di sotto fondo. La mattina dopo ci
svegliamo con calma, bagnetto e ci incamminiamo per un, questa
volta più lento, rientro a vela. Ci riprovo con la canna, ma non è
ancora periodo, meno male che previdente c’era un polpo in frigo e
nuovamente chef d’altura. Il giusto equilibrio tra attività
sportiva, relax ed esperienza sensoriale.
Contattatemi, i posti a disposizione sono pochi e lavoro sulla
qualità, quindi se si crea un equipaggio con il giusto spirito,
meglio partire in meno che rischiare di rovinarlo. La cena del
pescatore non è compresa e se le volete neanche le lenzuola.
Opzionale c’è anche una partenza venerdì notte con navigazione
notturna. Per qualsiasi dubbio scrivetemi.
A presto, Enrico!