Delle svariate vacanze in barca che ho fatto mi spiace dire che questa è stata la più deludente sotto praticamente tutti i punti di vista (salvo solo la compagnia simpatica, che però non è un merito dell’organizzatore). A cominciare dall’’aver stipato in una barca da 10 persone, 12 persone (mentre l’altra barca, molto più spaziosa aveva 9 persone potendone contenere 12): pozzetto quindi praticamente impraticabile e dinette che sembrava un campo profughi. Già avevo capito l’aria che tirava quando avevo chiesto allo “skipper” quante persone sarebbero state in barca e mi aveva risposto (dopo 3 giorni, senza manco scusarsi per il ritardo) “non capisco il tuo problema”, il che la dice lunga sulla gentilezza e la cortesia dello stesso, il quale negli unici rarissimi contatti (era sull’altra barca) ha dato sempre risposte agghiaccianti, sbraitando in maniera a dir poco rude e irrispettosa del “cliente” ed è stato un peccato perché con ogni probabilità ha una grande conoscenza del mare e mi avrebbe fatto piacere chiacchierarci e imparare qualcosa. Anche le condizioni della barca migliorabili: nessun cuscino a prua (cosa che avevo trovato su una barca assolutamente gemella in altra vacanza), maniglie delle porte che restavano in mano e assenza di tendine sugli obló della mia cabina, il che ha significato svegliarsi all’alba col il sole dritto negli occhi (ho risolto mettendoci dello scottex…), manco una tovaglia per i pasti = mangiare sul tavolino lercio, mancanza del rubinetto di acqua di mare che ci avrebbe aiutato a non essere sempre in “emergenza acqua” e a evitare di usare solo piatti monouso. L’altra barca è un altro mondo, molto più spaziosa e godibile, ma per noi che abbiamo viaggiato sul carro bestiame ha rappresentato solo un handicap: più lenta, più grossa = maggiore pescaggio = stare più lontani dalla costa (= km a nuoto) = maggiore difficoltà a trovare posti per ormeggiare, etc.: oltre al danno la beffa quindi.
A ciò si aggiunga l’itinerario nato male in partenza: decine di ore di navigazione (a motore) (14 solo il primo giorno), pochissimi momenti per fare il bagno (una media di un bagno di mezz’ora al giorno), nel 95% delle volte in posti perfettamente raggiungibili via terra (… se volevo stare in spiaggia prenotavo un lido attrezzato), zero calette inesplorate, vista 1 spiaggia a capraia e 1 spiaggia all’Elba per un toccata e fuga del tutto inutile (a questo punto meglio meno distanze e più sostanza…). A ciò si aggiunga tantissima fatica e lentezza a spostarsi da un posto all’altro (nei in due giorni fermi nello stesso posto manco una sosta a Lotu, la cala che dista 10 min da Saleccia, ci siamo andati a piedi con un sentiero interno per disperazione e per combattere la noia), capacità di scegliere gli unici posti dove farsi il bagno brutti della Corsica o dell’Elba per farsi il bagno (e ce ne vuole), partenze inutilmente ritardate di ore (es. dalla baia di Saint Florent ci siamo spostati alle 12 verso la saleccia… perché non farci risvegliare in acque turchesi in modo da poterci fare subito un bel bagno?) e soste inutili senza privilegiare il mare, che tutto sommato è il motivo principale per cui uno decide di fare una vacanza in barca a vela. ovviamente nessuna possibilità che ci venisse chiesto se preferissimo fermarci in un posto o continuare verso posti più ameni e qualunque richiesta di informazioni sull’itinerario o curiosità sul mare/barca veniva preso come un attacco frontale.
Ancora, ingresso in barca previsto alle 18.00, posticipato alle 20.00 per ritardo degli skipper nel rientro da precedente vacanza, inizio condizioni meteo avverse previsto per l’indomani in tarda mattinata/primo pomeriggio: saremmo potuti partire la sera stessa e almeno avremmo potuto passare i 2 giorni di mal tempo ad es. all’Elba invece che nel porto di punta Ala, e invece siamo partiti 2 giorni dopo con la scusa che “i porti mica aspettano noi”… ma essendo il maltempo ampiamente previsto da giorni sarebbe bastato prenotare per tempo). Al ritorno invece siamo stati sbarcati in fretta e furia perché la tornata successiva aveva deciso di arrivare con 3 ore di anticipo: siamo quindi figli di un Dio minore? In sostanza, la sensazione diffusa in tutto il gruppo è stata quella di aver buttato una settimana di ferie e di aver fatto davvero poco mare (il che è un ossimoro…). Infine, lo “starter pack” obbligatorio è solo uno specchietto per le allodole per far sembrare il prezzo più basso e per fare un po’ di nero … evviva.
Di solito sono talmente felice quando sto in barca che tutto il resto passa in secondo piano, ma qui purtroppo le pecche sono state talmente tante che non mi è stato possibile chiudere un occhio.
La seconda stella è solo per lo skipper e aiuto skipper della barca su cui ero, che sono stati sempre gentili, impeccabili nei modi e simpatici.